Iperempiria

IPEREMPIRIA

Una delle metodiche utilizzate, sia nelle sedute ipnotiche, sia in molte delle audioguide autoipnotiche qui proposte, è l'iperempiria.


Il Dr. Lamedica è uno dei pochi specialisti ad aver sviluppato tale metodica ed aver introdotto personali varianti (tutte depositate e brevettate) per molteplici applicazioni di tale strategia ipnotica.


L'iperempiria (che significa letteralmente "percezione estesa") è una forma alternativa di ipnosi e può essere descritta come una "immagine visiva guidata" che proietta direttamente il soggetto in una scena: è come vivere un sogno guidato dall'ipnotista e creato ad arte. Perciò, diversamente dalle tradizionali forme di induzione ipnotica in cui si inizia con un rilassamento progressivo dei muscoli e del corpo e, quindi, della mente, il cui risultato finale è l’ipnosi, cioè lo stato di trance, nell'iperempiria tutto questo processo viene saltato per immergere immediatamente il soggetto in un paesaggio creato ad arte dove, poi, si svolge una sorta di viaggio – metafora che contiene le suggestioni ipnotiche.

A mano a mano che viaggia, il soggetto si rilassa e viene portato ad accettare le suggestioni che gli vengono fornite. Il viaggio iperempirico ha la funzione di rilassare la mente con percezioni piacevoli e in grado di stimolare serenità (immagini, suoni, odori), e, nello stesso tempo, attraverso suggestioni ipnotiche ericksoniane, di produrre cambiamenti significativi nel subconscio in ordine agli obiettivi che la seduta si propone.

Possiamo assimilare tali programmi neurosensoriali ad un sogno, estremamente piacevole e rilassante.


Ogni seduta iperempirica (sia dal vivo che in versione audio o video) mette in atto, in modo subliminale, una rimodellazione cognitiva, che si fonda sul concetto di neuroplasticità del cervello, ovvero sulla sua capacità di modificare la propria organizzazione strutturale ed il proprio funzionamento per adattarsi a nuove richieste, reagendo alle modificazioni interne ed esterne, comprese quelle dovute ad eventi traumatici o patologici. Tale rimodellazione neuroplastica agisce in maniera sottile, sfruttando un leggero stato di trance che, sospendendo il giudizio della persona, permette alle suggestioni ivi contenute di entrare nel profondo della mente tramite una serie di stimoli emozionali uniti a suggestioni vere e proprie, palesi o meno evidenti. Le suggestioni sono formate da immagini simboliche e archetipiche contenute nelle scene, da profumi (che possono essere anche immaginati) che, in ogni caso, agiscono direttamente sul sistema limbico, da metafore e, infine, da veri e propri comandi verbali contenuti nello script. L’insieme delle suggestioni, per così dire, è “avvolto” da stimoli plurisensoriali, reali o immaginati, ed è parte integrante di stimolazioni verbali, visive e multi percettive che suscitano emozioni profonde. Le emozioni costituiscono il vettore del cambiamento poiché permettono al cervello di comportarsi come un sistema olografico in cui ogni singola parte del sistema ha la memoria del tutto. Tale sistema è basato sul concetto di interferenza. Infatti, un ologramma è realizzato catturando su di una lastra fotografica il pattern di interferenza di un’onda e proiettandolo nello spazio circostante. In un ologramma ogni parte della lastra fotografica contiene l’immagine complessiva. Questo ci fa comprendere come le emozioni possano diffondere informazioni in ogni centro, in ogni parte del cervello. In questa maniera, la mente può essere descritta come una sorta di “ricevitore” che galleggia in un caleidoscopico mare di frequenze e ciò che ne estraiamo lo trasformiamo magicamente in realtà fisica: uno dei miliardi di “mondi” esistenti nel super-ologramma dell’universo. Questo impressionante nuovo concetto di realtà è stato battezzato “paradigma olografico” […] In un Universo in cui le menti individuali sono in effetti porzioni indivisibili di un ologramma e tutto è infinitamente interconnesso, i cosiddetti “stati alterati di coscienza” potrebbero semplicemente essere il passaggio ad un livello olografico più elevato […]».

Ma il ruolo delle emozioni non è concluso poiché, come afferma il Dr. Marco Chisotti, è necessario considerare il corpo fisico assieme alla parte psicologica ed emozionale: questo è il modello psico-bio-emotivo. Le emozioni sono caratteristiche peculiare e imprescindibili dell’essere umano e l’ipnosi sfrutta tali stimolazioni per plasmare e riconnettere, in modalità diversa, a livello neuronale tutto il sistema del cervello riguardo a determinate situazioni o problematiche.

Pertanto, attraverso l'iperempiria si introducono esperienze che, sfruttando il potere delle emozioni, veicolano i semi di nuove idee in grado di riconnettere in modo diverso l’architettura neuronale (relativamente ad una determinata tematica) e di avviare un processo di rimodellazione neuroplastica. Tale fenomeno avviene, in modo percettibile o meno, sia che se ne abbia coscienza, che in maniera subconscia e inconsapevole. Il cambiamento può essere anche graduale e ovviamente i tempi per raggiungere il risultato finale dipendono da persona a persona.

Lo script (cioè, il contenuto verbale dell'induzione) costituisce l’essenza fondamentale. È quello che in farmaceutica, si chiamerebbe “il principio attivo”. Infatti, è lo script che, con i suoi comandi in grado di rimodellare il subconscio, produce l’effetto e raggiunge l’obiettivo della seduta.


La metodica utilizzata dal Dr. Lamedica è una sua esclusiva invenzione (depositata e brevettata) che sfrutta il potere dell’iperempiria e che egli ha chiamato anche "Day Dream Movie (DDM)". Essa è formata da un mix di strategie sapientemente combinate e può essere utilizzata, in alcuni casi, anche ad occhi aperti, se si usano le suggestioni prese a prestito dall’Alert Hypnosis di David Wark (Università del Minesota). La specificità del metodo DDM è l’uso esteso di iperempiria (secondo la declinazione suggerita da Don Gibbons) combinata però, con strategie di “ipnosi evocativa” ericksoniana, come suggerito da Jeffrey K. Zeig. In questo modo, tale esperienza diviene un viaggio onirico altamente evocativo e, rispetto alle tradizionali metodiche di iperempiria, introduce efficacemente anche la strategia del “ricalco e guida” ericksoniano (che, nell’iperempiria come oggi è conosciuta, non esiste), fornendo suggestioni e comandi “nascosti” che così rimodellano sottilmente il subconscio.


È come se un seme fosse piantato nel profondo della coscienza. Prima o poi, inevitabilmente, questo nascerà e quando lo farà, diventerà un'idea che condizionerà il soggetto per sempre. Può arrivare a cambiarlo radicalmente. E sarà come se fosse un’idea sua. Inoltre, nell'iperempiria come creata dal Dr. Lamedica, vi sono ulteriori esperienze, veri e propri viaggi ipnotici, che rafforzano le potenzialità di tale esperienza. Troviamo infatti, il “sogno nel sogno”, costruito come una scatola cinese in cui agiscono potenti suggestioni perché create per deviare i controlli della parte cosciente del cervello. In aggiunta, all'interno del “sogno nel sogno”, è racchiusa anche una potente tecnica ipnotica chiamata “generazione di un nuovo comportamento” che viene somministrata quasi senza che il soggetto se ne accorga. Infine, prima del “risveglio” c’è una serie di comandi aggiuntivi che rafforzano il tutto e forniscono i suggerimenti finali.


Perciò, da quanto si può vedere, le creazioni iperempiriche del Dr. Lamedica, al loro interno, contengono una serie di strategie molto potenti che, tra l’altro, consentono all’individuo di raggiungere e mantenere uno stato di coerenza del cuore. Esso è caratterizzato da un’alta costanza del ritmo cardiaco, dall’incremento dell’attività parasimpatica, da una maggiore efficienza nel funzionamento dei sistemi del corpo, in particolare dalla sincronizzazione delle onde elettroencefalografiche fra gli emisferi, responsabile di una grande lucidità e attenzione al presente.


Infine, lo stato ipnotico che si produce con tale esperienza è leggero, ma efficace, piacevole e rilassante, in cui si mantiene una sorta di coscienza, di consapevolezza di stare sognando (se vogliamo, un po’ come quando si è al cinema); perciò vi è sempre la possibilità di interagire con il proprio sogno e di intervenire positivamente. La natura dell’iperempiria è di trascendere e di espandersi sullo stato ipnotico di base. Nell’iperempiria, così come finora conosciuta, l’ipnotista seleziona parole e suggerimenti che sono altamente descrittive e che creano immagini mentali precise, le immagini suscitano emozioni che veicolano le suggestioni; nel nostro modello, invece, tali parole costituiscono lo script, mentre le immagini, i suoni, i rumori, il clima, gli odori, suggeriti o immaginati, o, in alcuni casi, anche realmente percepiti, avvolgono completamente il fruitore. I processi cognitivi, inclusi attenzione e concentrazione, vengono alterati. L’attenzione viene proiettata all’esterno (cioè alla scena descritta e alle percezioni multisensoriali) e, di qui, rivolta di nuovo all’interno. L’attenzione al momento presente viene accentuata, mentre si perde, gradualmente la consapevolezza del tempo esterno, del suo reale scorrere. Le esperienze sensoriali vengono esaltate: visione, suono, odore, propriocezione… La coscienza viene sottilmente modificata.


Ogni seduta contiene una diversa storia, un viaggio metaforico, cioè costruito attraverso una metafora (o più metafore combinate fra loro). La metafora è una strategia ipnotica utilizzata fin dagli egizi; essa ci aiuta a far chiarezza, poiché sappiamo che le parole travisano (Wittgenstein afferma che “il linguaggio traveste il pensiero”), creano e bloccano la realtà, laddove le metafore i racconti simbolici (dal greco σύμ – βάλλω, sin – ballo = “lego insieme”) ci aiutano a semplificare e comprendere. Inoltre, nella prassi ipnotica, mentre la parte logica (emisfero sinistro) del cervello segue la storia, la vicenda raccontata simbolico – metaforica, la parte destra, quella più emotiva, ma anche in cui non è attivo il pensiero critico, esegue puntualmente e acriticamente i comandi e le suggestioni che sono celati dietro la metafora stessa, sfruttando la “distrazione” della parte sinistra operata ad arte tramite la storia raccontata. E così, nella parte più profonda di noi, viene immesso il seme di ciò servirà a demolire il castello di credenze che ci bloccano, che ci impediscono di essere ciò che vorremmo, così da poterci avviare alla via desiderata, per trovare il passaggio ai più (apparentemente) sconosciuto.

Inoltre, ogni metafora è costruita seguendo un archetipo; perciò, non è soltanto una storia, un racconto, ma è costituita da forme archetipe, da colori archetipi (combinati ovviamente a suoni) che agiscono a rafforzare l’idea che il trattamento vuole perseguire. Perciò, se, ad esempio, l’idea che vogliamo perseguire è la forza l’archetipo sarà la scalata della montagna e il colore rosso (pianeta Marte, l’uomo virile, la forza) e il suono la nota SOL, se è l’energia, la vitalità sarà la foresta lussureggiante e il colore verde (pianeta Mercurio, la vita, la vitalità del drago) e la nota SIb (per gli abbinamenti pianeti, suoni e colori, si veda il libro del Dr. Lamedica La porta segreta per il Paese delle Meraviglie.


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